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Il coordinatore dei servizi pedagogici è il pedagogista!

Un tema di cui ho avuto occasione di discutere spesso con molti colleghi nell’Apei è il tipo di riserva professionale che debba essere riconosciuta alla qualifica di pedagogista a seguito della Legge Iori. Si tratta di un dibattito molto vivo nel mondo delle professioni pedagogiche, soprattutto a seguito di un recente intervento in commissione Istruzione del senato della professoressa Calaprice nel quale ipotizzava una sanatoria per i coordinatori dei servizi educativi privi del requisito professionale della qualifica di pedagogista.

La legge 205/2017 non riforma soltanto la figura dell’educatore professionale (qui trovi una rassegna della normativa sulle professioni pedagogiche). La legge 205, all’articolo 1, commi 594 – 595 definisce anche il ruolo e la funzione del pedagogista. Il pedagogista, come l’educatore, opera “nei servizi e nei presidi socio-educativi e socio-assistenziali, nei confronti di persone di ogni eta’, prioritariamente nei seguenti ambiti: educativo e formativo; scolastico; socio-assistenziale, limitatamente agli aspetti socio-educativi; della genitorialità e della famiglia; culturale; giudiziario; ambientale; sportivo e motorio; dell’integrazione e della cooperazione internazionale” (c. 594). La qualifica di pedagogista “è attribuita a seguito del rilascio di un diploma di laurea abilitante nelle classi di laurea magistrale LM-50 Programmazione e gestione dei servizi educativi, LM-57 Scienze dell’educazione degli adulti e della formazione continua, LM-85 Scienze pedagogiche o LM-93 Teorie e metodologie dell’e-learning e della media education”.

Sulle attività oggetto di riserva professionale non sappiamo molto. Sappiamo che il professionista dell’educazione è l’educatore – colui che svolge l’attività educativa a diretto contatto con l’utenza – e che il suo apicale (questa è la definizione della Legge) è il pedagogista.

Ma cosa vuol dire “apicale”? Delle due una. O “apicale” è un semplice flatus vocis o ha un significato preciso e l’unico significato preciso che è immaginabile è quello di coordinatore dei servizi pedagogici. Quali servizi? A mio modo di vedere vanno considerati servizi pedagogici quelli in cui la presenza dell’educatore è esclusiva o preponderante. Un servizio pedagogico comunale è un servizio pedagogico, un nido è un servizio pedagogico, una comunità per minori è un servizio pedagogico, per esempio. Ma ci sono esempi anche aldifuori dell’ambito strettamente legato all’utenza infanzia ed adolescenza

Da cui se ne può dedurre che il pedagogista è l’unico soggetto che le normative che autorizzano e accreditano i servizi privati di questi tipi e quelle che riguardano i servizi comunali non possono che prevedere che il coordinatore sia un pedagogista con i titoli di studio previsti dalla L.205/2017.

L’APEI è in prima fila nella ricerca e studio delle positive conseguenze occupazionali date dalla legge Iori, Accogliamo tutte le richieste e segnalazioni di abusivismo professionale, siamo convinti che tra le pieghe delle norme regionali delle amministrazioni pubbliche, si nascondano migliaia di posti di lavoro da riconquistare. Un vecchio slogan degli albori dell’associazione diceva: RIPRENDIAMOCI LA PEDAGOGIA!

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1 thoughts on “Il coordinatore dei servizi pedagogici è il pedagogista!

  1. Margherita ha detto:

    Felice di sapere che si sta facendo di tutto per sottolineare l’importanza del ruolo del pedagogista in un sistema sociale dove tutti possono fare tutto, ma gli specialisti del settore sono esclusi o non hanno voce in capitolo. Io ho una laurea LM 85 e altre due : una in scienze dell’educazione e della formazione e un’altra in tecnologie dell’ istruzione e della comunicazione. Tutti titoli conservati in un cassetto, perché, a quanto pare, la legge appoggia più un sistema fondato sul nepotismo che non chi ha veramente fatto sacrifici e continua a farne per essere formati in modo da saper rispondere alle esigenze educative, assistenziali…di una società che è in continuo cambiamento.

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