L’inquadramento contrattuale è il modo in cui un ente pubblico o un’azienda classifica i suoi dipendenti in base al ruolo, alle mansioni, alle responsabilità e alla retribuzione che gli spettano. Gli in quadramenti vengono definiti dai contratti collettivi nazionali, che sono frutto della contrattazione tra rappresentanti delle aziende e rappresentanti dei lavoratori. Ci sono molti contratti che prevendono la presenza di educatori e pedagogisti, e ognuno di loro prevede una classificazione e li inserisce secondo le esigenze che le esigenze hanno manifestato e su cui hanno convenuto con i sindacati.
A proposito di contratti, aggiungo che esistono dei contratti farlocchi firmati da sindacati privi di reale rappresentanza. Non li troverete in questa pagina (ci metto solo quelli firmati dalle tre grandi confederazioni sindacali). Ma sappiate che (purtroppo) esistono.
Inoltre, nel nostro ordinamento ci sono il pedagogista e tre professioni di educatore (educatore professionale socio-pedagogico, educatore professionale socio-sanitario, educatore nei servizi educativi dell’infanzia). In più, succede che diverse funzioni educative vengano inquadrate differentemente (educatore nei nidi, nei servizi per persone con disabilità, ecc). In altre parole, va fatto un ragionamento “di fino”.
Un’altra precisazione. La materia va incrociata con quanto è previsto negli accreditamenti e negli appalti; pertanto, per quanto io resti disponibile ad approfondimenti, il suggerimento è di riferirsi ad un sindacato confederale sul vostro territorio (io per esempio faccio parte della Cisl Funzione Pubblica). Ultima precisazione. Può essere fuorivante confrontare gli stipendi tabellari, in quanto – anche all’interno dello stesso ccnl – agiscono diverse indennità, anche tra enti pubblici e privati diversi ci possono essere delle componenti aggiuntive di retribuzione finiscono con incidere in maniera significativa.
In questa pagina – che aggiornerò mano a mano – inserirò i diversi contratti collettivi che ci riguardano, con i relativi inquadramenti e retribuzioni lorde. A cominciare da i più diffusi. Buona lettura!
Contratto collettivo nazionale di lavoro delle cooperative sociali (2017 – 2019)
Si tratta del contratto maggiormente diffuso tra gli enti di terzo settore. L’inquadramento è stabilito dall’articolo 47 del CCNL con su sei livelli (A, B, C, D, E, F) e l’attribuzione ad un livello piuttosto che ad un altro da una declaratoria. “A titolo esemplificativo” trovate un elenco di professioni con i relativi inquadramenti sempre all’articolo 47 del Ccnl delle cooperative sociali.
Purtroppo, nel contratto vigente è previsto anche l’educatore senza titolo (che non può esistere, perchè nel frattempo la professione di educatore è statta normata dallo Stato. Se quell’inquadramento è certamente illegittimo, esistono due inquadramenti un poco strani. Il primo è in D1, e si tratta di “assistente all’infanzia con funzioni educative” e l’altro è addirittura in B1 e viene declinato come “addetta/o all’infanzia con funzioni non educative”. Al netto di questa criticità è da ritenersi che l’inquadramento corretto per un educatore professionale socio-pedagogico, per un educatore nei servizi educativi per l’infnaiza o per un educatore professionale socio-sanitario debba essere quello di “educatrice/ore con titolo”, con inquadramento D2.
Come deve essere inquadrato il pedagogista? Il CCNL prevede che il pedagogista venga inquadrato in E2 se opera in quanto tale. Se opera come coordinatore di struttura semplice
Infine, vi segnalo che psicologa/o, sociologa/o, pedagogista e medico, “se possesso di 5 anni di esperienza nel settore cooperativo” hanno diritto ad inquadramento in F1
Cosa vuol dire in termini di retribuzione (articolo 76 del ccnl, salario minimo al 01.09.2020) .
- La retribuzione lorda di un educatore con titolo D2 è di € 1.594,15
- La retribuzione lorda di un pedagogista in E2 è di € € 1.831,71
- La retribuzione lorda di un pedagogista in F1 è di € € € 2.023,07
Ccnl Enti locali e Regioni (2018 – 2021)
L’inquadramento del personale nelle Regioni è negli enti locali viene effettuato su 4 categorie (operatori; operatori esperti; istruttori; funzionari e alta qualificazione) indicate dall’articolo 13 del Ccnl. Nello specifico, l’ente in relazione al proprio modello organizzativo, identificano i profili professionali e li collocano nelle corrispondenti aree nel rispetto delle relative declaratorie, di cui all’Allegato A”. Nell’allegato A sono elencate, tra le professioni esemplificate quelle di educatore, di educatore professionale socio-pedagogico e di educatore professionale socio-sanitario.
I tabellari dell’area dei funzionari nel Contratto collettivo nazionale Regioni ed enti locali 1.934,36
Ccnl Sanità pubblica (2018 – 2021)
I professionisti della salute vengono inquadrati nell’area dei funzionari. In questa area vengono inquadrati gli educatori professionali socio-sanitari. Per gli educatori professionali socio-pedagogici, per quanto esista una specifica normativa che definisce che operano in sanità e quali attività svolgono. La questione degli inquadramenti è stata tra l’altro posta in una (strana) circolare della Dg professioni sanitarie del Ministero, di cui ho parlato in questo articolo.
A valle della definizione normativa (che chiarisce che gli educatori professionali socio-pedagogici possono operare in sanità e che cosa fare) serve una precisazione su come debbano essere inquadrati questi professionisti. Per esempio, si pone la questione se gli educatori professionali socio-pedagogici debbano essere inquadrati nell’area delle professioni sanitarie o nell’area tecnica.
Per questo motivo è stata sottoscritta, a margine del ccnl Sanità, la dichiarazione congiunta numero 7, che recita: “con successiva sessione negoziale sarà definito il trattamento giuridico ed economico del personale del ruolo della ricerca sanitaria e delle attività di supporto alla ricerca sanitaria; si procederà inoltre alla verifica di ulteriori profili professionali da collocare nell’ambito delle aree, quali a titolo esemplificativo, il profilo di mediatore culturale, quello di educatore socio pedagogico e di operatore tecnico specializzato senior, operatore tecnico di centrale”.
La retribuzione tabellare dei funzionari (alla quale vanno aggiunte delle specifiche indennità) è di 23.298,93 annui, che corrispondono a 1792 € mensili
Ccnl per il personale dipendente delle strutture sanitarie associate all’Aop e all’Aris (personale non medico)
In questo contratto non sono previsti (ovviamente) gli educatori che operano nei serviz di infanzia. Sono invece previsti sia gli educatori professionali socio-pedagogico che gli educatori professionali socio-sanitari, specificandone (cosa che ancora non avviene per la sanità pubblica) gli inquadramenti.
Gli uni e gli altri vengono inquadrati nella categoria D.
Per quanto concerne la retribuzione tabellare degli uni e degli altri in posizione D è di 1953,87 €
Grazie