educatori, educatori professionali, pedagogisti, vanna iori

Pdl Iori: cosa succede nella settimana tra il 18 e il 21 dicembre

I 250.000 pedagogisti ed educatori italiani stanno aspettando di sapere cosa succederà alla pdl Vanna Iori che riconosce il loro lavoro educativo. Della pdl ho parlato in diversi articoli, tra cui questo, questo e questo. 

Sappiamo tutti che:
  • il 12 dicembre la V commissione ha dato il proprio assenso al testo della pdl Iori ed altri senza modifiche (il fatto che passasse senza modifiche al Senato era precondizione perchè non tornasse alla Camera) e il medesimo testo, 
  • la mattina del 13 dicembre (Santa Lucia) la VII commissione ha approvato gli articoli del testo in sede referente e ha chiesto di poter procedere in deliberante.

Cosa vuol dire che la commissione approva in deliberante?

Ai sensi del regolamento del Senato, è possibile che una commissione possa approvare in sede deliberante un provvedimento. Questa eventualità è prevista dall’articolo 72 della Costituzione al comma 2. In concreto, quando la commissione vota una legge in sede deliberante, si istituisce una procedura speciale attraverso la quale accade che votino al posto dell’aula nel suo complesso soltanto una porzione dei senatori, quelli che sono membri di una determinata commissione. Nel nostro caso, invece che il 315 senatori + i senatori a vita voterebbero la pdl i soli 25 componenti della VII commissione del Senato. Diversamente, invece, il provvedimento, una volta vagliato dalla commissione VII dovrebbe andare in aula (e i tempi chissà se ci sono).

Il caso che un provvedimento passi dalla sede referente a quella deliberante è normato dall’articolo 37 del regolamento del Senato che prevede che perchè la sede della commissione passi da referente a deliberante “il Presidente del Senato, quando ne faccia richiesta la Commissione unanime e il Governo dia il proprio assenso, ha facolta` di trasferire in sede deliberante o redigente un disegno di legge precedentemente deferito alla Commissione in sede referente”.
Quindi serve che:
  1. la commissione ne faccia richiesta (fatto, in data 13 dicembre), ma non basta, serve che…
  2. la commissione ne faccia richiesta in maniera unanime (in sede di approvazione in commissione del provvedimento il presidente della commissione aveva precisato che avrebbe inoltrato richiesta di deliberante al presidente Grasso “ove fosse acquisito l’assenso dei Gruppi non presenti” nella seduta del 13 dicembre. Quindi: se anche soltanto un senatore si opporrà alla deliberante il presidente del Senato non potrà aprovarne la richiesta
  3. il Governo deve dare il proprio assenso

Il presidente del Senato se ricorrono le tre condizioni può trasferire il provvedimento in sede deliberante.

Ora, per capire come è andata la votazione il 13 dicembre è utilissimo lo schema preparato dal collega Samuele Amendola del Consiglio nazionale dell’Apei che riporto a margine.
Nella sostanza, dei 25 componeti, ne erano presenti 16. Tutti i 16 presenti hanno dichiarato parere favorevole alla deliberante  durante la seduta delle 8.30, mentre i 9 assenti dovranno dare il proprio assenso. 

Nella seduta del pomeriggio del 13 dicembre il presidente ha comunicato che “è pervenuto l’assenso di tutti i Gruppi al trasferimento in sede deliberante del disegno di legge n. 2443, il cui esame si è concluso questa mattina in sede referente, senza modifiche rispetto al testo approvato dalla Camera dei deputati. Riferisce quindi che è stata formalmente inoltrata alla Presidenza del Senato la richiesta di trasferimento di sede, ai sensi dell’articolo 37 del Regolamento”. Ciò significa che il presidente del Senato potrà attribuire la deliberante alla VII commissione. 

Non è irrilevante sottolineare che la senatrice Petraglia (Mdp) e la senatrice Montevecchi (M5S), nella seduta del giorno successivo abbiano voluto intervenire per precisare che non c’è nessuna intenzione da parte dei loro gruppi a bloccare l’iter del provvedimento, iter che a loro parere – e manco posso dar loro tutti i torti – è stato bloccato dalla maggioranza in Senato e non dall’opposizione.

Cosa succederà adesso?
Non abbiamo ancora notizia del parere del Governo, che credo verrà formalizzato in commissione. Ma non saremmo arrivati fin qui per avere un parere negativo del Governo. Ora, le prossime occasioni utili per votare il provvedimento in deliberante sono le convocazioni del 19 dicembre alle 14, del  20 dicembre  alle 8.30 e del 21 dicembre alle 08.30. In tutti e tre i casi la VII commissione è convocata in sede deliberante.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *