Il dibattito della pdl n. 90 “Istituzione dell’unità regionale di pedagogia scolastica e territoriale per la promozione del diritto all’educazione e allo studio e definizione dei coordinamenti pedagogici territoriali (cpt)” in Consiglio regionale della Campania si è fermato in commissione. La proposta di legge è stata presentata dal Consigliere Pasquale Di Fenza.Pasquale Di Fenza è un consigliere regionale della Campania, che nella sua attività politica si è occupato in particolare di tematiche connesse con la lotta contro la criminalità organizzata e del miglioramento dei servizi educativi e sociali. Di Fenza è capogruppo del gruppo in consiglio regionale Azione- Per.
Ma cosa dice effettivamente la proposta di legge?
L’articolo 1 della pdl prevede enuncia i principi: la Regione Campania con la legge regionale intende riconoscere l’importanza del sistema scolastico e formativo per lo sviluppo del territorio e promuovere interventi per migliorarne organizzazione ed efficienza. Inoltre, la Regione, con la proposta di legge, intende facilitare l’accesso all’educazione per tutti, superando ostacoli economici, sociali e culturali. Questi principi si traducono nelle finalità di istituire (articolo 2) l’unità di pedagogia scolastica territoriale e i coordinamenti pedagogici territoriali. L’una e gli altri hanno la finalità di supportare il sistema educativo dalla nascita fino a sei anni. e di migliorare il contesto educativo, prevenire la povertà educativa e il disagio scolastico, e promuovere il benessere educativo.
L’Unità di psicologia scolastica si rivolge a docenti, studenti, genitori, personale ATA, scuole e agenzie educative. Le sue attività includono la rilevazione dei bisogni formativi, l’elaborazione di modelli e strategie educative, la progettazione di iniziative formative per personale scolastico, genitori e studenti e la messa in atto di attività educative e pedagogiche nelle scuole, come consulenza, sostegno e formazione per creare un ambiente di apprendimento positivo e inclusivo.
Il coordinamento pedagogico territoriale è invece istituito dai Comuni capoluogo a livello provinciale. Esso è composto dai coordinatori pedagogici dei servizi per l’infanzia dei Comuni e di enti o gestori privati. I compiti del coordinamento pedagogico territoriale includono la formazione, il confronto e lo scambio di esperienze, la promozione dell’innovazione, la sperimentazione e la qualificazione dei servizi. Inoltre, i CPT supportano la valutazione della qualità dei servizi educativi per la prima infanzia.
Puoi scaricare il testo della pdl da questo collegamento