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Perchè dichiamo no all’educatore unico e indivisibile

Del “doppio educatore” ho già parlato in questo blog (almeno qui e qui).
Ora, di fronte ad una situazione oggettivamente difficile, alcuni colleghi laureati in scienze dell’educazione (v.o., classe XVIII e 19) e pedagogia si lasciano affascinare dalle sirene  dell’educatore unico. Noi dell’Apei riteniamo che si tratti di una idea non praticabile sul breve periodo e non conveniente per gli utenti dei nostri servizi.
Per questo l’Apei combatte per l’ottenimento di una riserva professionale in ambito sociale specularmente a quella che hanno gli educatori “sanitari” nel personale della sanità.

Le premesse normative per ottenere tale riserva ci sono, ma è necessaria la volontà politica per attuarla. Per questo motivo serve una grande associazione di educatori e pedagogisti, servono soci ed energie nuove. 
Condividete la vostra battaglia, aprite nuove sezioni locali, dedicate tempo ed energia alla promozione della figura del pedagogista e dell’educatore assieme a noi. 
Tutte le info per iscrivervi su www.apei.it

Nel filmato che vi presento oggi trovate le motivazioni per le quali riteniamo che la prospettiva dell’educatore unico sia inattuabile e non condivisibile.
Buona visione

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