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Il 17% degli educatori ha subito aggressioni fisiche

Conferenza stampa online di presentazione dei risultati della rilevazione lampo dell’Apei sulla sicurezza

Monreale, 16.05.2023. Un episodio di cronaca riportante l’accoltellamento di una educatrice che ha tentato di evitare il suicidio di un utente ha riportato all’ordine del giorno la problematica della sicurezza di educatrici ed educatori nei luoghi di lavoro.

L’Apei, l’Associazione dei pedagogisti ed educatori italiani, ha lanciato una indagine lampo per definire la portata del fenomeno. I risultati verranno presentati in una conferenza stampa che si terrà mercoledì 17 maggio dalle 17.30 alle 18.30 sui social Facebook, Youtube, Linkedin e Twitter.

L’indagine ha raccolto dati in relazione alle condizioni di sicurezza in cui si articola il lavoro di educatrici ed educatori in Italia, agli eventi che minacciano tale sicurezza (aggressioni fisiche o verbale, invasione indebita della privacy, ecc) e sulla risposta da parte dei datori di lavoro.

Tra gli intervistati, il 56% ha indicato di restare da solo / sola nel servizio spesso o sempre, e il 41% ha dichiarato di aver fatto questa esperienza spesso o sempre di notte. Più di un terzo degli intervistati ha dichiarato di aver subito aggressioni verbali da utenti o familiari. Un aspetto che l’indagine ha voluto evidenziare riguardava l’utilizzo dei social, che può costituire un elemento di pericolo per gli operatori sociali: il 26% degli educatori ed educatrici intervistate hanno dichiarato di sentirsi violate nella propria privacy, quando si trova aldifuori del proprio ambiente di lavoro ma per fatti connessi con il lavoro.

Un elemento di grande preoccupazione sono le aggressioni fisiche che vengono lamentate con grande frequenza rispettivamente dal 13 % (ricevono spesso aggressioni fisiche) di coloro che hanno partecipato alla rilevazione lampo e dal 4 % (sempre).

“Quello della sicurezza degli educatori e dei pedagogisti nei loro luoghi di lavoro è un aspetto importantissimo, eppure anche in questo gli educatori sono invisibili”, ha dichiarato il presidente nazionale dell’Apei Alessandro Prisciandaro. “Ai sindacati, alle istituzioni e alle imprese chiediamo di aprire un tavolo di riflessione per affrontare insieme questa tematica, che ha risvolti connessi con i contratti collettivi, ma anche connessi al sistema di attribuzione degli appalti e alle modalità con cui l’intero sistema della residenzialità è disegnato”.

Da questo link una anticipazione dei dati emersi

Da questo link è possibile seguire la conferenza stampa

Per informazioni: Alessandro Prisciandaro 329.7309309

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