Alcuni mesi fa vi avevo dato notizia di una importantissima sentenza del Tar Trieste sull’applicazione della Legge 205/2017. La delibera impugnata prevedeva che fin al 31.12.2023 sarebbe stato possibile assumere per le funzioni educative laureati in una serie di lauree diverse, tra cui spiccava quella potentemente educativa in scienze politiche o in alternativa, diplomati “con esperienza” purché fosse loro somministrata una solidissima formazione di 20 ore su tematiche educative.
L’argomentazione del Tar Trieste era fondata su di una valutazione connessa con il riparto delle competenze tra Stato e Regioni sulla base del quale essendo la materia professioni materia concorrente, le Regioni non possono introdurre ulteriori titoli di accesso non previsti dalla normativa dello Stato.
Di fronte alla sentenza del Tar la Regione Friuli – Venezia ha deciso di ricorrere al Consiglio di Stato.
La sentenza del Consiglio di Stato è stata definita durante l’udienza del 27 settembre 2023. Nella sentenza i giudici del Consiglio di Stato hanno rilevato come le argomentazioni della Regione contro la sentenza del Tar risultavano non fondate. Non sono risultate fondate le argomentazioni sulla carenza di interesse dell’Apei a partecipare al giudizio e non sono risultate fondate le argomentazioni poste sul merito dalla Regione.
La sentenza è reperibile da questo link
La sentenza è destinata a diventare una pietra miliare della normativa sulle professioni pedagogiche ed educative perché una delle principali problematiche connessa con la mancata applicazione della Legge 205/2017 riguarda le normative degli accreditamenti e delle autorizzazioni regionali.
1 thoughts on “Consiglio di Stato, la sentenza dà torto alla Regione autonoma Fruli -Venezia Giulia e accoglie le argomentazioni dell’Apei”