Un percorso possibile per la stabilizzazione degli educatori che operano nei servizi di assistenza all’autonomia e alla comunicazione
Di cosa parliamo quando parliamo di assistenza all’autonomia e alla comunicazione? In questo articolo mostro le funzioni (educative) dell’attività di assistenza all’autonomia
La funzione di assistenza all’autonomia e alla comunicazione, originariamente pensata come attività materiale al servizio dei bambini e dei ragazzi con disabilità fisica e di assistenza alla comunicazione per le disabilità sensoriale è andata è andata nel tempo modificandosi. Sul piano delle disabilità coinvolte si è estesa ad ogni tipo di disabilità, mentre sul piano delle attività si è andata centrandosi in maniera progressivamente più chiara sulle funzioni educative piuttosto che su quelle di assistenza materiale.
Mi sottopongono un gustosissimo comunicato che un sindacato autonomo, l’Anief, ha pubblicato il mese scorso sulla questione della “stabilizzazione” del personale che opera nei servizi di assistenza all’autonomia e alla comunicazione. Si tratta di un comunicato particolarmente istruttivo, in quanto Anief ha da subito fatto presente di essere favorevole alla stabilizzazione.
La posizione della Cisl in merito al Ddl 236 Bucalo ed altri è stata espressa nel corso dell’audizione, che si è tenuta insieme agli altri due sindacati confederali il 22 marzo 2023. La Cisl, si è espressa in merito attraverso un documento depositato agli atti del Senato che è reperibile da questo collegamento. Si tratta di una posizione a mio avviso molto interessante perché si pone il problema del complesso del sistema dei servizi sociali e di come la professionalità dell’assistenza all’autonomia e alla comunicazione vi viene inserita.
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