La settimana dal 12 al 18 febbraio è stata molto improntante per il percorso di approvazione della legge sulle professioni di educatore professionale socio-pedagogico e di e pedagogista in quanto il provvedimento ha fatto degli importanti passi in commissione (segui questa pagina per gli aggiornamenti)
Nella settimana il disegno di legge è stato trattato in V commissione bilancio nelle sedute del 14 febbraio e del 15 febbraio. La commissione ha passato allo scanner il provvedimento, verificando una serie di quesiti sull’effettiva possibilità che il provvedimento fosse senza oneri aggiuntivi per la finanza pubblica. Posto che una volta istituito l’ordine, tutti i costi avrebbero dovuto essere sostenuti con le tasse di iscrizione agli ordini, restava da accertarsi che anche l’istituzione degli albi in prima applicazione da parte del Ministero della Giustizia non prevedesse ulteriori oneri.
Il sottosegretario Freni presente in commissione ha depositato una nota istruttoria recante chiarimenti in merito a quale capitolo di bilancio avesse previsto i relativi costi. Il sottosegretario, a nome del Governo ha precisato che i costi per l’istituzione degli albi saranno fronteggiati con le risorse umane strumentali e finanziarie disponibili a legislazione vigente, iscritte nel bilancio del Ministero della giustizia, Programma “Servizi di gestione amministrativa per l’attività giudiziaria” – Azione “Supporto all’erogazione dei servizi di giustizia”.
Al termine, la V commissione ha espresso un parere non ostativo “nel presupposto che, anche nella fase di costituzione degli Ordini, la copertura dei costi sia assicurata dai soggetti interessati, senza oneri a carico della finanza pubblica”. Il parere favorevole della commissione bilancio è un passaggio importantissimo per il provvedimento.
Anche in commissione IV Politiche dell’Unione europea si è discusso del provvedimento. Il Partito democratico si è detto favorevole, ma ha posto la questione relativa ai titoli di studio in pedagogia conseguiti in Slovenia, per i quali si porrebbe un problema di riconoscimento in Italia. La discussione è stata rimandata alla prossima settimana, ma da come sono andate le cose non sembra ci siano motivi di preoccupazione particolare.
Il passaggio più importante è stato quello in commissione VII Istruzione, in quanto è stato finalmente fissato il termine per il deposito degli emendamenti a venerdì 16 febbraio alle 12.00. Dalle notizie che sono trapelate tramite il Presidente nazionale dell’Apei alcuni partiti non hanno depositato emendamenti (il Movimento 5 stelle, in particolare, ha rinunciato a depositarne). Non sappiamo però se altri partiti non abbiano presentato emendamenti.
Cosa succede a questo punto.
In primo luogo, mancano ancora i pareri di tre commissioni (commissione II Giustizia, commissione III Affari esteri e difesa e IV Politiche dell’Unione europea). I pareri potrebbero arrivare tutti la prossima settimana. Sempre nella prossima settimana, il provvedimento è calendarizzato in VII commissione convocata in sede redigente per martedì 20 alle 15.00. Nella giornata di martedì è difficile che si voti, in quanto non saranno ancora arrivati i pareri delle commissioni che mancano. Potrebbero darsi due ipotesi. La commissione potrebbe decidere di proseguire ed eventualmente discutere e approvare emendamenti (se ce ne sono stati presentati e provvedimento) giovedì mattina alle 09,30. In alternativa, la commissione potrebbe essere nuovamente convocata per la settimana successiva per il voto.
Una volta approvato il provvedimento il commissione, i tempi per l’aula potrebbero essere davvero brevi
Buongiorno,
Vorrei sapere se, come educatrice scolastica da parecchi anni e in possesso di Laurea triennale in Psicologia devo iscrivermi all’albo degli educatori socio-pedagogico per poter continuare a lavorare.
In caso affermativo potreste darmi info ulteriori?sito, costo annuale, ecc
Buon giorno. Ritengo che l’educativa scolastica rientri nei servizi educativi, pertanto che sia obbligatoria l’iscrizione all’albo degli educatori professionali socio-pedagogici (una volta istituito). Il punto è che essendo laureata in psicologia non hai il titolo che ti consente di accedere all’albo, che è la laurea in scienze dell’educazione L19 A MENO CHE tu non abbia un titolo conseguito prima del 30 maggio 2017. La laurea in psicologia, se il testo attualmente in discussione viene approvato dal Senato, consente di accedere alla professione se conseguita prima di quella data (30 maggio 2017