Comune di Napoli ha bandito un concorso che prevede titoli non conformi alla normativa in materia di educatori di nido. Ho spiegato il problema in questo articolo.
Il D. Lgs 65/2017, all’articolo 14, prevede che alla professione di educatore nei servizi educativi per l’infanzia si acceda con laurea in scienze dell’educazione con indirizzo infanzia e che coloro che hanno titoli che consentivano l’accesso alla professione anteriormente all’entrata in vigore del decreto possano continare abbiano dirittor a continutare ad esercitare questa professione. Il riferimento normativo in proposito è il secondo periodo del comma 3 dell’articolo 13 del D.Lgs 65/2017.
Ora, il bando – e la domanda di partecipazione – escludono dalla possibilità di accedere al concorso a coloro che sono in possesso della laurea in scienze dell’educazione ad ordinamento quadriennale. Il diploma di laurea quadriennale in scienze dell’educazione e il diploma di laurea quadriennale in pedagogia infatti:
- non sono previsti tra i titoli di accesso al concorso in quanto nel bando si parla di titolo di laurea (triennale) e non di diploma di laurea (quadriennale)
- nel momento in cui si inserisce il titolo corretto in piattaforma la procedura non consente di procedere in quanto se si dichiara nella prima parte della procedura di essere in possesso della laurea triennale in scienze dell’educazione poi tra i titoli va inserita questa e non il diploma di laurea quadriennale in scienze dell’educazione
- l’unico modo per superare questo impasse è di spuntare la laurea L19 in scienze dell’educazione come titolo posseduto, cosa che costituisce, qualora si sia in possesso del diploma di laurea quadriennale, una dichiarazione mendace.
Ora, va evidenziato come un’ampia giurisprudenza ha riconosciuto un principio di assorbenza in capo diplomi di laurea quadriennali e quinquennali rispetto ai corrispondenti lauree triennali con la medesima denominazione. Il principio prevalente è quello secondo cui “l’onere della documentazione del titolo di studio richiesto può ritenersi soddisfatto anche con l’esibizione di un titolo di studio superiore che presupponga il conseguimento di quello previsto dal bando, con la conseguenza che detto titolo deve ritenersi assorbente di quello indicato nel bando, presupponendosi avvenuto con esso un approfondimento delle materie oggetto del corso di studi inferiore” Consiglio di Stato, VI sezione, sentenza 124 del 2015.
Orbene, la laurea in scienze dell’educazione ad ordinamento quadriennale è stata sostituita, dall’ordinamento di cui al Dm 509/99 dalla laurea in scienze dell’educazione classe XVIII, che è stata a sua volta equiparata alla laurea triennale L19 di cui all’ordinamento del Dm 270/2004. Pertanto, il bando produce un paradosso (peraltro facilmente eccepibile in sede di giustizia amministrativa) per cui chi fosse in possesso di diploma di laurea quadriennale in scienze dell’educazione non potrebbe partecipare al concorso, mentre chi fosse in possesso di laurea triennale in scienze dell’educazione si.
Se non si intende modificare il bando (e se lo si modifica, vanno tolti tutti i profili di illegittimità, compresi i titoli di studio anteriori al 31 maggio 2017 che non sono previsti nel bando) la soluzione di questo paradosso potrebbe essere la seguente:
- prendere atto della giurisprudenza sull’assorbenza;
- emettere una faq nella quale si precisa che il requisito della laurea L19 si intende posseduto anche da chi è in possesso della quadriennale in scienze dell’educazione o in pedagogia,
- modificare conformemente la procedura, consentendo di abbinare il diploma di laurea alla dichiarazione sul possesso dei requisiti specifici
Quindi cosa va fatto per chi come me ha una laurea in scienze dell’educazione vecchio ordinamento non riuscendo a compilare e inviare la domanda poiché incompleta ( per il sistema )? Ho inviato anche una email sulla questione ma non ho ricevuto risposta … ah dimenticavo ho anche già pagato la tassa per la partecipazione
Hai visto il ricorso promosso dall’Apei?
Il presidente nazionale ha promosso questa iniziativa:
Partecipazione al ricorso contro il bando di concorso del Comune di Napoli
Ancora una volta un bando che non rispetta la legge. Il Comune di Napoli ha emanato un bando assurdo che consente l’accesso agli assistenti sociali ma esclude per esempio i laureati quadriennali in scienze dell’educazione e pedagogia.
Riteniamo che il Comune di Napoli debba immediatamente modificare il bando, ma se non lo farà siamo pronti a ricorrere per portarlo dinanzi alla giustizia amministrativa.
L’Apei chiede che venga riconosciuto il diritto di tutti gli educatori nei servizi educativi dell’infanzia ad accedere al concorso.
Compilando il modulo che segue darai la disponibilità a partecipare al ricorso collettivo. Il ricorso è gratuito per gli iscritti in regola all’associazione in quanto iniziativa dell’associazione. Ai non soci chiediamo di contribuire con una donazione minima di 30 euro.
Lascia i tuoi dati, ti terremo aggiornato/a sulle evoluzioni della vicenda.https://forms.office.com/e/YMZXszTQVX
Alessandro Prisciandaro
Presidente nazionale Apei