albo professionale pedagogisti ed educatori professionali sociopedagogici, ordine professionale

Sorpresa, le retribuzioni degli educatori stanno crescendo. E ora vi dico quanto

Più di qualcuno mi obietta che l’ordine non serve perchè dobbiamo pensare alle retribuzioni prima di tutto. In effetti parte delle problematiche delle professioni di educatore professionale socio-pedagogico e di pedagogista è proprio la problematica retributiva, e in effetti la presunta fuga degli educatori e dei pedagogisti verso altre professioni ha le proprie radici anche in problematiche retributive.

Personalmente ritengo che la problematica retributiva costituisca solo una parte del problema; eppure è sicuramente una parte importante.

L’ordine definisce un confine, e lo rende applicabile: un confine tra coloro che possono esercitare la professione e coloro che non possono esercitarla. L’introduzione dell’ordine e degli albi riduce drasticamente la possibilità delle Regioni e delle imprese di aprire quel determinato mercato del lavoro ad un’ampia platea di disoccupati senza formazione e competenza.

Il caso dei pedagogisti, degli educatori professionali socio-pedagogici e degli educatori nei servizi educativi dell’infanzia però è un caso particolare. In teoria esiste già un confine non valicabile, ed è costituito dalla normativa che dal 2017 è stata posta nell’ordinamento dello Stato. Come ho più volte argomentato, questo limite viene applicato solo parzialmente, e con mille difficoltà. Lo dimostrano le sentenze che l’Apei sta vincendo negli ultimi mesi.

Però un limite c’è. E ci si potrebbe chiedere se l’introduzione della normativa del 2018 sugli educatori e i pedagogisti abbia migliorato la situazione retributiva dei professionisti. Se la ha migliorata è plausibile immaginare che tale situazione andrà ulteriormente a migliorare nel momento in cui l’ordine e gli albi la renderanno effettivamente esigibile quella normativa, cosa che (purtroppo) oggi non è.

E allora, vediamo cosa è successo dal 2018 ad oggi.

I grafici che vi mostro sono delle elaborazioni sui dati messi gratuitamente a disposizione di Almalaurea. Il primo grafico mette a confronto la retribuzione media ad un anno dalla laurea dei laureati in scienze dell’educazione con la retribuzione media dei laureati triennali ad un anno dalla laurea. Nel 2017 (dati 2016, retribuzioni 2015) l’indagine evidenziava una retribuzione media parti al 82% della retribuzione media dei laureati triennali; nel 2022 invece l’indagine riporta che la retribuzione media dei laureati L19 è aumentata in rapporto alla retribuzione di tutti i laureati a poco oltre l’85% della retribuzione media.

Lì’85% della retribuzione media dei laureati è comunque pochissimo. Ma cosa succede se si confronta con le altre lauree sociali?

Il confronto con le altre lauree sociali mostra che si tratta per tutti di retribuzioni molto basse, Se si confronta L19 con le lauree L24 (psicologia), L39 (servizio sociale e L40 (sociologia)si scopre che a parte la laurea in psicologia (che è sempre stata quella peggio piazzata tra tutte) nel periodo dal 2018 ad oggi scienze dell’educazione partiva seconda ed è diventata nel 2022 prima.

Potrebbe essere che su questi dat pesi il fatto che per lavorare come assistente sociale o come psicologo c’è bisogno di conseguire l’esame di stato; pertanto il confronto ad un anno dalla laurea potrebbe risultare fuorivante.

Ma cosa succede se si confrontano i dati di due professioni non ordinistiche? In questo caso, l’effetto della normativa Iori è ancora più evidente. L’indagine 2008 rivela che la retribuzione ad un anno dalla laurea era di 916 € per i laureati L19 e di 1052 € per i laureati in sociologia. L’indagine 2019, prima indagine successiva alla regolamentazione del 2018 rilevava una retribuzione media ancora più alta per i sociologi triennali rispetto agli educatori, pari a 827 € contro 886 €.

Con l’introduzione della normativa del 2018 i dati Almalaurea vedono un aumento delle retribuzioni più significative ad un anno dalla laurea per i laureati in scienze dell’educazione (980 €) rispetto a quelle dei laureati L40 (973.

Resta avvilente constatare che siamo di parecchio sotto il dato dei laureati di tutte le classi, che si attesa a 1150 €.

Nel complesso, quello che si vede è un effetto ancora parziale, ma sicuramente significativo, se si guarda in prospettiva al processo di introduzione dell’ordine

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